That’s all Families! è una delle sezioni del Festival Sottodiciotto che ruotano specificamente attorno al focus tematico della 21a edizione. La selezione dei film intende coniugare la grande tradizione di AIACE, da sempre impegnata a promuovere il cinema d’essai, con una ricerca volta a intercettare nuove correnti e nuovi fenomeni del cinema contemporaneo. L’attenzione è stata rivolta a film prodotti negli ultimi tre anni che trattassero il tema con un approccio e uno sguardo nuovo e attuale.
Ogni titolo rappresenta un itinerario originale per scoprire quanto possa essere ampio oggi il concetto di famiglia, per indagare da vicino dinamiche vecchie e nuove di un’istituzione in continua evoluzione, rimodellata sempre più velocemente, in questi ultimi decenni, da importanti cambiamenti sociali e culturali e dal confronto costante con le nuove generazioni.
Nella selezione si è voluto dare ampio spazio al genere documentario, rappresentato da cinque titoli. Madame, di Stéphane Riethauser, presentato in collaborazione con Lovers Film Festival, è un viaggio intimo e autobiografico nel rapporto confidenziale con cui una nonna e il giovane nipote cineasta esplorano lo sviluppo e la “trasmissione” dell’identità di genere in un mondo patriarcale ostile alla differenza. Sisterhood è l’opera d’esordio di Domiziana De Fulvio, che collega idealmente tre storie di “sorellanza” in altrettanti angoli diversi del pianeta: Roma, New York e Beirut. Mondi differenti ma visti con gli occhi di donne che si scoprono e si riconoscono attraverso lo sport, diventato nella realtà di strada anche presidio di resistenza contro la discriminazione di genere e la marginalizzazione sociale, mezzo per riprendersi spazi di libertà e condividere energie e passioni. Lo sport fa da sfondo anche a Los Reyes, di Bettina Perut e Ivan Osnovikoff, ambientato nel microcosmo di una pista di skateboard intorno alla quale “famiglie” allargate di ragazzi e cani intrecciano la loro vita quotidiana. Si mescolano storie umane e animali anche in The Cat Rescuers, di Rob Fruchtman e Steven Lawrence, di cui è protagonista la sterminata “famiglia” di 500.000 gatti randagi di New York City e la pattuglia di soccorritori che ogni giorno si prodiga per salvare le loro vite. Si entra invece nel nucleo più intimo e profondo della famiglia con Nel mondo, di Danilo Monte, dove l’esperienza della nascita di un figlio e della sua crescita nel primo anno di vita si intreccia con l’esperienza della perdita in una riflessione sui misteri e le complessità che caratterizzano l’inizio e la fine dell’esistenza.
I due film di finzione evocano invece atmosfere opposte. Ceniza negra, opera prima di Sofia Quirós Ubeda, è un coming of age di una tredicenne orfana, legata da un rapporto simbiotico a un nonno stanco di vivere. Tra paesaggi immaginari e ombre misteriose, Selva si chiede se debba aiutare il nonno a realizzare il suo desiderio, anche se questo significa dover attraversare da sola gli ultimi momenti dell’infanzia. Con Samp, Antonio Rezza e Flavia Mastrella ci raccontano una storia on the road realizzata anche grazie all’intervento naturale degli abitanti della Puglia. Un thriller fantasy dove l’omicidio è l’unica alternativa al vivere civile. Con l’uccisione della madre Samp dà inizio a una carneficina rituale che elimina ogni provenienza.
Enrico Bisi e Caterina Taricano