Sottodiciotto 21, il programma di lunedì 7

Il Sottodiciotto Film Festival inizia la nuova settimana proseguendo con un intenso calendario di appuntamenti. La giornata si apre nel pomeriggio con le proiezioni, organizzate dal Festival in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, dei film finalisti all’edizione 2020 dello Young Audience Award, il più importante premio europeo dedicato al cinema per ragazzi. Promossa da European Film Academy, l’iniziativa si svolge online e coinvolge oltre quaranta Paesi europei. All’interno delle loro proposte, ogni anno il comitato del premio seleziona i migliori tre film dedicati al pubblico giovane, tra i quali una grande giuria europea interamente composta da teenager (tra i 12 e i 14 anni d’età) sceglie il titolo vincitore. Il Museo Nazionale del Cinema anche quest’anno ha coordinato le giurie cittadine e il Festival presenta i due titoli stranieri selezionati per il podio assieme al film poi risultato vincitore (l’italiano Mio fratello rincorre i dinosauri). Il primo titolo proposto è Rocca Changes the World (ore 16.30), diretto dalla tedesca Katja Benrath, di cui è protagonista una piccola, eccentrica outsider undicenne, una moderna Pippi Calzelunghe piena di ottimismo e di risorse, capace di sfidare – e rivoluzionare – con un sorriso i paradossi del mondo adulto. La proiezione sarà introdotta dalla giovanissima attrice protagonista Luna Marie Maxeiner. Il secondo titolo in cartellone è My Extraordinary Summer with Tess (ore 18.30), diretto dall’olandese Steven Wouterlood, un coming-of-age in cui l’incontro tra una ragazzina dalla famiglia allargata e un ragazzino dalla famiglia tradizionale produce un vortice di sentimenti contrastanti, destinato a far maturare entrambi i protagonisti. La proiezione sarà introdotta da Ornella Mura, del Museo Nazionale del Cinema.

Sempre nel pomeriggio, il Festival ricorda il centenario della nascita di Gianni Rodari con due cartoni animati russi ispirati alla sua opera e realizzati negli anni Sessanta dagli studi Sojuzmul’tfil’m, Čipollino di Boris Dëžkin e Rassejannyj Džovanni (Giovanni il distratto) di Anatolij Petrov (ore 16.30). Testimonianza della grande popolarità di cui Rodari godette nell’URSS, dove fin dagli anni Cinquanta fu grandemente apprezzato come scrittore per l’infanzia, i due cortometraggi sono tratti rispettivamente dal romanzo “Le avventure di Cipollino” e dal racconto “La passeggiata di un distratto”. Il primo cartone è, come il testo originale, ambientato nella comunità di ortaggi che si ribella al potere dispostico del principe e dell’aristocrazia locali, mentre il protagonista del secondo, svagato al punto da perdere pezzi del proprio corpo per strada, nella trasposizione russa diventa un burattino. Le proiezioni sono organizzate in collaborazione con gli Studi Sojuzmul’tfil’m e l’Associazione Culturale Russkij Mir di Torino e condivise con il Piccolo Festival dell’Animazione. Alla proiezione intervengono Paola Bristot, direttrice del Piccolo Festival dell’Animazione, e Anna Roberti, autrice del libro “Cipollino nel paese dei Soviet” (Lindau, 2020).

Nel tardo pomeriggio, il cartellone presenta un doppio appuntamento legato alla neonata sezione Sotto18 Industry, con cui il Festival intende aprirsi al mondo dei professionisti del settore cinematografico rivolgendo l’attenzione, in particolare, alle serie tv, genere preferito dal pubblico teen. All’interno della sezione Wikicampus, organizzata in collaborazione con il DAMS dell’Università di Torino, verrà proposto l’incontro intitolato “F for family” (ore 18.30, Facebook @Sottodiciotto e MYmovies.it – Sala 1) e dedicato a esaminare, secondo diverse prospettive, modalità attuali e tendenze della rappresentazione della famiglia nella produzione audiovisiva contemporanea. Sul tema, Sebastiano Pucciarelli (autore di TV Talk e Nessun dorma) e Gabriele Rigola (docente di Storia del cinema – Università degli Studi di Genova) dialogheranno con Alessandro Guida, autore di Pupone, Luca Cesa e Gabriele Fiore, attori del cortometraggio, con il regista e gli attori di “Skam Italia” Ludovico Bessegato, Beatrice Bruschi e Federico Cesari, con Riccardo Mandolini, interprete di un’altra fortunata serie di produzione nazionale, “Baby”, per delineare mutamenti e direzioni dettati da cinema e televisione.
L’incontro sarà seguito dalla proiezione di Pupone, diretto dall’emergente Alessandro Guida, che ha iniziato la sua carriera proprio a Sottodiciotto vincendo diversi premi nei concorsi scolastici ed extrascolastici del Festival. Pensato per essere sviluppato in serie, il cortometraggio vede protagonista Sacha, un ragazzo cresciuto in una casa-famiglia e costretto ad abbandonarla dopo aver raggiunto la maggiore età.

In prima serata, l’omaggio del Festival ad Alexandre Rockwell prosegue con la proiezione di Lenz (ore 20.30), lungometraggio d’esordio dell’autore statunitense. Realizzato con appena dodicimila dollari, il film si ispira al racconto omonimo di Georg Büchner dedicato all’infelice scrittore dello Sturm und Drang, la cui discesa nell’inferno della schizofrenia e della malattia mentale è trasposta dal regista dalla Germania settecentesca alla New York degli anni 80. La proiezione sarà introdotta dal regista Alexandre Rockwell.

Sempre in prima serata, torna in scena il cinema d’animazione con una crudele storia di famiglia. Acclamata opera di esordio del francese Sébastien Laudenbach, la Jeune Fille sans mains (ore 20.30) traspone in una splendida versione ad acquerello una delle favole meno note e più inquietanti dei Fratelli Grimm: quella del perfido mugnaio che vende la figlia al diavolo e le taglia le mani, costringendola a mille traversie prima del lieto fine con il principe azzurro. Realizzato interamente a mano, il film è un racconto di cupidigia e dannazione in cui, in un essenziale e poetico lavoro artigianale, la crudezza di una violenza familiare si fa occasione di riscatto e di affermazione di sé e della propria autonomia personale, emotiva e fisica. Il film sarà presentato dal regista Sébastien Laudenbach.

Le proiezioni della serata si concludono con un titolo della sezione “That’s all families”, specificamente legata al tema dell’edizione 2020 del Festival. Con Nel mondo (ore 22.30), Danilo Monte firma un’ideale prosecuzione del suo precedente Vita Nova – co-diretto con la moglie Laura D’Amore e dedicato al tema della fecondazione assistita – entrando nel nucleo più intimo e profondo della famiglia. Nel nuovo film del regista, l’esperienza della nascita di un figlio e della sua crescita, documentata per tutto il primo anno di vita, si intreccia con l’esperienza della perdita in una riflessione intensa ed emozionante sui misteri e le complessità che caratterizzano l’inizio e la fine dell’esistenza. La proiezione sarà introdotta dal regista Danilo Monte e dalla produttrice del film Laura D’Amore.