A Venezia 78 Torino c’è (in abbondanza)

Articolo di Carlo Griseri

Dall’1 all’11 settembre è in programma al Lido l’edizione numero 78 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ancora una volta diretta da Alberto Barbera.

Tanta, tantissima Torino (e Piemonte) in programma, in molte sezioni del festival. Facciamo un breve riepilogo, cercando poi di raccontarvi nel dettaglio i vari titoli (specie quando si avvicinerà il loro debutto in città).

Selezione ufficiale

Fuori concorso verrà presentato DJANGO & DJANGO di Luca Rea, scritto insieme a Steve Della Casa. Quentin Tarantino narratore d’eccezione racconta perché Sergio Corbucci è “il secondo miglior regista di western italiani”, come afferma un personaggio nel suo recente film C’era una volta a Hollywood e come conferma la sua scelta di realizzare Django Unchained ispirandosi a un film di Corbucci degli anni Sessanta. Materiali d’epoca inediti, testimonianze, ricostruzioni per raccontare un cinema e un’epoca irripetibili. Django, Il grande silenzio, Gli specialisti, Il mercenario, Vamos a matar companeros, Cosa c’entriamo noi con la rivoluzione: i western di Corbucci come cinema della crudeltà, ma anche come grande invenzione e come metafora di tutte le idee che circolavano nell’Italia degli anni Sessanta. Con le testimonianze di Franco Nero (l’attore preferito di Corbucci) e Ruggero Deodato (l’aiuto regista di Django), con i super8 inediti realizzati sui set dei film del regista romano, con le immagini degli anni in cui il cinema italiano sapeva parlare a tutto il mondo. E con le animazioni che ricostruiscono un clima, uno spirito, un modo di vivere e di concepire il cinema.

Anche la musica piemontese nelle proiezioni fuori concorso con EZIO BOSSO. LE COSE CHE RESTANO di Giorgio Verdelli. Al centro della carriera e dell’esistenza di Ezio Bosso (1971-2020), che è stata quanto di più atipico si possa immaginare, sia per le vicende personali che professionali, c’è sempre stato l’amore per l’arte, vissuta come disciplina e ragione di vita. Nel film il racconto è affidato allo stesso Bosso, attraverso la raccolta e la messa in fila delle sue riflessioni, interviste, pensieri in un flusso di coscienza che si svela e ci fa entrare nel suo mondo, come in un diario. La narrazione è stratificata, in un continuo rimando fra immagine e sonoro. Le parole dell’artista si alternano alla sua seconda voce, la musica, e alle testimonianze di amici, famiglia e collaboratori che contribuiscono a tracciare un mosaico accurato e puntuale della sua figura.

Giornate degli Autori

Nel programma delle Notti veneziane si segnala I NOSTRI FANTASMI di Alessandro Capitani, girato a Torino a inizio 2021. Valerio e suo figlio Carlo, di sei anni, vivono nel sottotetto della casa da cui sono stati sfrattati. Ogni volta che arrivano nuovi inquilini, li terrorizzano inscenando la presenza di fantasmi, nella speranza di tornare a vivere nell’appartamento “di sotto”. Per Carlo è un gioco che lo protegge da una vita misera e da una mamma assente. E per un po’ funziona, finché non arriva Myriam in fuga con la piccola Emma da un marito violento. Ma lei dei fantasmi non ha paura…

Stessa sezione per TONINO DE BERNARDI – UN TEMPO, UN INCONTRO di Daniele Segre. Il film è un’occasione per registi e pubblico di confrontarsi con l’intensità creativa del cinema di Tonino De Bernardi. Questo accade in modo naturale e immediato, grazie ad una combinazione di sequenze originali tratte dai film di Tonino e al racconto che lui fa della sua storia, dall’inizio ad oggi. A 84 anni, Tonino è ancora un autore e un ricercatore appassionato ed entusiasta, e non è un caso che ancora oggi si porti sempre dietro quotidianamente una piccola cinepresa.

Inoltre, girato in Piemonte in primavera, verrà mostrato in anteprima anche UNA RELAZIONE (WITH YOU OR WITHOUT YOU) del braidese Stefano Sardo. Tommaso e Alice sono una coppia da quindici anni – non sposati e senza figli, lui musicista, lei attrice, entrambi senza successo. Vivono a Roma, dove hanno comprato casa grazie a un mutuo che è stata l’unica vera assunzione di responsabilità nella loro storia. Quando vengono invitati a cena da loro per un annuncio, gli amici pensano che sia il matrimonio. E invece Tommaso e Alice comunicano che hanno deciso di lasciarsi: ma vogliono farlo in modo graduale, senza rompere, restando amici in modo naturale. La loro ambizione, legittima ma ingenua, finisce con lo scontrarsi con il principio di realtà: le storie finiscono perché le persone cambiano. E nessun cambiamento è, ne può essere indolore.

Settimana Internazionale della Critica

Doppia presenta piemontese alla Settimana Internazionale della Critica. In concorso MOTHER LODE di Matteo Tortone: Jorge lascia la sua casa e la sua famiglia alla periferia di Lima per tentare la fortuna nelle miniere d’oro delle Ande. Inizia così un viaggio fatto di presagi, dove realtà e pensiero magico si fondono, scoprendo man mano che il mito della ricchezza si costruisce su basi che diventano sempre più tangibili – mentre i confini tra vittime e oppressori si fanno sempre più vaghi e sfumati. “Mother Lode” è una favola sulla banalità della discesa agli inferi in epoca neoliberista; un paradigma di un mondo implacabile in cui tutto può essere sacrificato in nome del profitto.

Come film di chiusura della SIC è stato scelto LA DERNIERE SEANCE – THE FINAL CHAPTER del torinese Gianluca Matarrese (vincitore del TFF con il suo “Fuoritutto”). Bernard è appena andato in pensione. Ha 63 anni, vive solo con le sue due gatte e decide di traslocare in una nuova casa, quella in cui vivrà l’ultimo capitolo del romanzo della sua vita. Preparando gli scatoloni, inizia a fare una selezione: cosa lascio qui, cosa porto? Bernard è il mio master e io sono il suo slave. Il suo ultimo amante. Lo aiuto a mettere a posto la frusta in uno scatolone, tra le briciole della sua memoria, i ricordi degli amori che l’AIDS gli ha strappato dalle braccia, le tracce di una famiglia adottiva che l’ha respinto, dell’educazione rigida che l’ha forgiato, di una madre e di un padre che non ha mai conosciuto. I nostri giochi sessuali sono le occasioni di incontro di due generazioni: tra un colpo di frusta e un harness di cuoio discutiamo di amore, di morte, dell’epidemia di AIDS negli anni Ottanta, del suo nuovo progetto di vita, di noi. Le ferite e il corredo funerario di un sopravvissuto, un grido di vita alla luce delle pulsioni sessuali.

Ancora, e ancora…

Tra le proiezioni speciali incuriosisce LE 7 GIORNATE DI BERGAMO, esordio nella regia di un documentario della showgirl di Chivasso Simona Ventura.

Infine, nella sezione del market Venice Gap-Financing Market saranno presentati i progetti MATH IS WEIRD di Ana Corrie ed ESCAPE di Rossella Schillaci (per le VR Storie Immersive) e NON MORIRO’ DI FAME di Umberto Spinazzola, attualmente in lavorazione.