A chi appartiene, una città? A chi ci vive quotidianamente? A chi la rende prospera visitandola? E chi ha più “diritti” su di lei? Il proprietario degli immobili o chi mantiene le tradizioni, spingendo anche i turisti a tornare?
Domande dalle molte risposte, ancor più complesse da dare quando non si ragiona su una città ipotetica ma ci si sofferma su un caso unico, simbolico, eccellente ed esasperato come quello di Venezia.
Andrea Segre ha raccontato la sua città in molte occasioni e da molte prospettive. Mentre stava iniziando a lavorare a questo “Welcome Venice“, solo l’ultimo capitolo in ordine di tempo di una filmografia stratificata e densa come poche, la pandemia ha svuotato per la prima volta in secoli Venezia dei suoi milioni di turisti da tutto il mondo, restituendola ai suoi sparuti cittadini originari.
Una parentesi, una “bolla” che è presto scoppiata. La paura che possa “succedere di nuovo” ha per certi versi aumentato la spinta turistica, tutti sembrano voler arraffare il possibile finché c’è tempo: i temi del film, storia di una famiglia di pescatori in cui i fratelli si sono divisi tra chi prova a speculare sulla tradizione e chi è ancorato al rito quotidiano del cercare i pesci (le moeche, i granchi tipici della laguna, nel caso specifico).
Affondare lentamente, nei debiti e nei ricordi, come sta facendo la città, oppure tentare il colpo di reni, svuotare gli spazi di tradizione “vera” per costruirne una a misura di turista, arricchendosi? Ci sono risposte poetiche e altre pragmatiche, esigenze personali e familiari, impellenze e sogni.
C’è un fondo, molto alto, di amarezza generale in questo racconto di sconfitte, di destini comunque segnati. Vendersi o sparire, adeguarsi o combattere: non c’è vittoria da nessuna parte, Venezia dà il benvenuto a tutti ma c’è ben poco da stare allegri. (Articolo di Carlo Griseri)
LA SCHEDA
Diretto da Andrea Segre
Nazionalità: Italia
Anno: 2021
Durata: 110′
Genere: Drammatico
Cast: Paolo Pierobon, Andrea Pennacchi, Ottavia Piccolo, Roberto Citran, Anna Bellato
Sinossi.Pietro e Alvise sono i due eredi di una famiglia di pescatori della Giudecca, l’isola più popolare di Venezia. Si scontrano nel cuore della trasformazione inarrestabile che sta cambiando la vita e l’identità di Venezia e della sua gente: l’impatto sempre più profondo del turismo globale ha modificato il rapporto stesso tra città e cittadini, tra casa e vita e la pandemia ha reso ancora più evidente questa crisi. Pietro nonostante fatiche e solitudini, vorrebbe continuare a pescare moeche, i granchi tipici della laguna; Alvise vede invece nella loro casa di Giudecca lo strumento ideale per ripartire tentando di entrare nell’élite del potere immobiliare che governa la città. Il loro scontro coinvolge tutta la famiglia in un racconto corale di come sta cambiando il nostro mondo.