Da giovedì 23 settembre in esclusiva per Torino “Drive my car” di Hamaguchi Ryusuke sarà al Greenwich Village di via Po. Il film, ispirato a un racconto breve di Murakami, Hamaguchi ha invece vinto il premio per la miglior sceneggiatura al Festival di Cannes del 2021.
Kafuku, un attore e regista teatrale che non riesce a superare la perdita della moglie Oto, accetta di dirigere Zio Vanja per un festival di Hiroshima. Lì conosce Misaki, una giovane donna silenziosa incaricata di fargli da autista e di guidare la sua macchina. Viaggio dopo viaggio, superate le reciproche riluttanze, Kafuku e Misaki lasceranno affiorare segreti e confidenze… Le parole che abbiamo detto. Le parole che avremmo voluto dire. Le parole che non abbiamo capito. Hamaguchi incontra Murakami, gioca con Cechov e costruisce un’altissima riflessione sul potere del linguaggio, sui labirinti dell’amore, sulla capacità di rapportarci alle altre persone. Drive My Car è un road movie dell’anima, in equilibrio tra vita e rappresentazione, dove le solitudini dei personaggi (un regista, la sua giovane autista, gli attori e le attrici del suo laboratorio teatrale) si sfiorano, si guardano allo specchio, provano a decifrarsi. Drive My Car è una Saab 900 rossa che macina chilometri e pensieri. Drive My Car è un viaggio dentro ogni presente doloroso che cerca un’ipotesi di futuro.
Il regista, nato nel 1978 a Kanagawa, si è laureato all’Università di Tokyo e ha studiato regia alla Tokyo University of the Arts. Il film con cui si è laureato, Passion, è stato selezionato per il Tokyo Filmex del 2008, ma la vera svolta è avvenuta con Happy Hour (2015), della durata di oltre cinque ore, che ha fatto incetta di premi. Il suo primo film commerciale, Asako I & II, è stato selezionato in concorso al Festival di Cannes nel 2018. Due anni più tardi, Hamaguchi ha firmato la sceneggiatura di Wife of a Spy di Kurosawa Kiyoshi (Leone d’Argento). Il gioco del destino e della fantasia (Wheel of Fortune and Fantasy), un film antologico che Hamaguchi ha sviluppato nel corso di un workshop, ha vinto l’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 2021.