Il programma di venerdì 1 giugno a Cinemambiente

Cinema Massimo 3 – ore 16.00
IL MONDO DEVE SAPERE
Il lavoro di un vecchio contadino indonesiano sta per dissolversi nella modernità, mentre dall’altra parte del mondo giovani attivisti lottano affinché i fiordi norvegesi non vengano inesorabilmente contaminati. Proseguendo per l’Iran e il Messico, si va a comporre un quadro dove sono messi in luce aspetti solitamente ignorati che narrano di un mondo in trasformazione sotto la minaccia ambientale. Determinanti le parole di Al Gore per una progettualità ecologica efficace e onesta.

Illegal Activists – The Battle for Norway’s Fjords
di Julia Dahr, Julie Lunde Lillesæter (Norvegia 2017, 11’)
Giovani attivisti decidono di infrangere la legge per impedire a una società mineraria di scaricare rifiuti in un fiordo: la più grande azione di disobbedienza civile in Norvegia in 30 anni.

Necrófago
di Francisco Antonio Guerrero Matosso (Messico 2017, 15’)
Un viaggio sensoriale nella notte dei netturbini di Xalapa, in Messico.

Dulu di Jogja – Once Upon a Time in Yogyakarta
di Dwi Saputro (Indonesia 2017, 13’)
Sarjono è un contadino che lavora il suo campo di riso alla vecchia maniera: un’immagine della tradizione destinata a svanire nell’era moderna.

Turtle on a Fence Post
di Gabriel Diamond (USA 2017, 4’)
Al Gore ci porta dietro le quinte del negazionismo climatico e indica la via per l’energia pulita.

Smoke
di Mohammad Ehsani (Iran 2017, 26’)
Teheran è una delle città più inquinate al mondo: oltre 5000 persone muoiono ogni anno a causa dell’inquinamento atmosferico.

Cinema Massimo 1 – ore 16.45
NATURALIA
Dalla stupefacente visione spaziale della Terra fino all’inizio quasi impercettibile del ciclo vitale di un organismo osservato al microscopio. Un viaggio esplorativo attraverso paesaggi e incontri suggestivi per ricongiungersi con la magnificenza della Natura e coglierne al contempo le fragilità di fronte all’interferenza umana. Prendersene cura, prima che la natura artificiale prenda il sopravvento.

A Year along the Geostationary Orbit
di Felix Dierich (Germania 2018, 16’)
Himawari-8, il satellite meteorologico più avanzato del Giappone è distante dalla Terra 35786 km: dallo spazio il nostro Pianeta sembra miracoloso.

Becoming
di Jan van Ijken (Paesi Bassi 2017, 6’)
La stupefacente genesi della vita animale: lo sviluppo di un tritone alpino nel suo uovo trasparente dalla prima divisione cellulare alla schiusa.

Changing Oceans
di Katy Laveck Foster e Jeff Foster (USA 2017, 3’)
Gli oceani devono affrontare numerose minacce che stanno rapidamente cambiando gli ecosistemi marini.

The Frozen Warriors
di Chris Schmid (Svizzera 2018, 5’)
Nel Parco nazionale di Dovrefjell-Sunndalsfjella, in Norvegia, la caccia fotografica a uno degli animali più resistenti della natura: il bue muschiato.

Nature: all Rights reserved
di Sebastian Mulder (Paesi Bassi 2016, 22’)
Il ruolo delle simulazioni della natura nella nostra società: la natura artificiale sostituirà mai la vera natura?

Patagónia – The Tip of the World
di Paulo Ferreira (Portogallo 2017, 8’)
La Patagonia, terra di soggiogante bellezza, apparentemente invincibile, minacciata dalla rapacità dell’uomo.
al termine della proiezione, incontro con Felix Dierich

Cinema Massimo 3 – ore 17.30
Empatia
di Ed Antoja (Spagna 2017, 53’)
Invitato a realizzare un documentario di sensibilizzazione sul rispetto per gli animali, il regista Ed Antoja, durante la fase di preparazione e approfondimento, con grande sorpresa si rende conto di quanto lui stesso sia lontano da quel tipo di cultura. Il racconto si sviluppa, così, attraverso un percorso di consapevolezza personale in cui dubbi e nuovi insegnamenti influenzano fortemente il quotidiano di Ed, dai consumi al trascorrere del tempo libero, portandolo all’inevitabile scontro con chi lo circonda, famiglia, amici e colleghi di lavoro. Un momento critico che verrà affrontato grazie alla guida di Jenny, collaboratrice della Fondazione FAADA per la protezione animali, committente del film, al parere di vari esperti e all’esperienza di altre persone che hanno adottato il medesimo stile di vita.
al termine della proiezione, incontro con Adonella Marena e Enrico Moriconi

Centro Studi Sereno Regis – Sala Poli – ore 18.00
Sarimihetsika
di Enrico Iannacone (Italia 2018, 33’)
Nella lingua malgascia, la parola “cinema” è tradotta con il termine “Sarimihetsika” che letteralmente significa “immagine in movimento”. Il susseguirsi di queste immagini, silenziose e discrete, mostrano una natura placida e maestosa che osserva lo scorrere dell’esistenza. Spettatrice impassibile di vite umane difficili che si dibattono tra povertà e ricchezza, forse vittime e carnefici di se stesse, nella meravigliosa terra del Madagascar così come probabilmente in ogni altra parte del mondo.
alla proiezione seguiranno l’incontro fra l’autore e Franco Andreone e il concerto di Olga del Madagascar, accompagnata dai musicisti Tatè Nsongan e Badara Dieng. Con la potenza della sua voce Olga canta sui ritmi tradizionali del Madagascar come il salegy, tsapiky, basesa, beguina, e su musiche pop, favorendo un’irrinunciabile contaminazione di linguaggi, ritmi e parole.

Cinema Massimo 1 – ore 18.15
The Last Honey Hunter
di Ben Knight (Nepal 2017, 36’)
In un remoto angolo del Nepal la comunità indigena Kirat Kulung pratica un’antica forma di animismo secondo cui, attraverso l’apparizione di un sogno, viene tramandato dagli dei l’incarico di cercare e raccogliere un miele raro dai poteri allucinogeni. Maule Dhan Rai, l’ultimo cacciatore di miele prescelto, da più di quarant’anni assolve il proprio compito affrontando, privo di qualsiasi protezione, un percorso impervio e rischioso tra le nebbie delle ripide pareti rocciose fino a raggiungere a un’altezza vertiginosa il dolce nettare che deve cercare di prendere senza essere attaccato dallo sciame. Un’impresa inimmaginabile, documentata per la prima volta da una squadra di arrampicatori esperti, dove la magia di antichi rituali si dissolve per prendere forma nella magnificenza della giungla nepalese.

Zhalanash – Empty Shore
di Marcin Sauter (Polonia 2017, 40’)
Il Mare d’Aral, in Asia centrale, rappresenta uno dei più gravi disastri ambientali provocati dall’uomo. Annoverato tra i quattro maggiori laghi salati al mondo, oggi è quasi scomparso, prosciugatosi nel tempo a causa di sconsiderati progetti di irrigazione avviati dall’ex Unione Sovietica. Nelle immagini di Zhalanash, villaggio di pescatori ora a diversi chilometri dalle rive del lago, vediamo solo i resti di un’area un tempo fiorente. Relitti di pescherecci erosi dal deserto polveroso, un cammello solitario che vaga all’orizzonte, mentre un uomo guida il suo camion su strade sabbiose per consegnare acqua ai pochi residenti rimasti. Un paesaggio evocativo sul cui vuoto che sembra amplificarsi, emerge il ritratto intenso di persone che meditano sulle speranze di un tempo e sull’attuale solitudine.

Cinema Massimo 3 – ore 19.00
Una certa idea di parco
di Giulio Ciarambino (Italia 2018, 59’)
Alla periferia di Milano, a soli otto chilometri da Piazza del Duomo, la Cascina Campazzo svolge ancora una florida attività agricola, benché assediata dai tipici palazzoni della cintura cresciuti nel tempo. La sua storia è quella di una lunga resistenza all’inesorabile avanzare della città, ma con un lieto fine. Si è pensato, infatti, di aprire le porte della cascina, arricchendo l’attività agricola di un ulteriore valore: l’esperienza umana dello stare insieme con le persone che condividono lo stesso territorio urbano. Ne è nata una nuova idea di parco, successivamente presa in considerazione dalle istituzioni cittadine, che ha definito un modo possibile e innovativo di intendere il rapporto tra città e campagna, fino ad alcuni anni fa ancora conflittuale.
al termine della proiezione, incontro con l’autore

Cinema Massimo 1 – ore 20.00
The Last Animals
di Kate Brooks (USA 2017, 92’)
Con sguardo intenso la regista affronta il dramma del massacro in Africa di elefanti e rinoceronti bianchi settentrionali, questi ultimi in serio pericolo di estinzione. Dalla frontiera africana fino agli Stati Uniti, passando per i mercati asiatici, si delinea così un inquietante quadro dove numerosi sono i fattori che contribuiscono all’espansione del bracconaggio e da cui si traggono collegamenti sorprendenti tra il commercio illegale di fauna selvatica, i cartelli della droga, il terrorismo internazionale e la sicurezza delle frontiere. Al tempo stesso vengono documentati gli sforzi di un gruppo straordinario di persone decise in tutti i modi a salvare gli ultimi grandi animali del pianeta: ambientalisti, guardiaparco, scienziati, attivisti, il cui ruolo si rivela fondamentale in una lotta che appare irrisolvibile.
al termine della proiezione, incontro con l’autrice, Isabella Pratesi e Spartaco Gippoliti

Cinema Massimo 3 – ore 20.30
L’Empire de l’or rouge
di Jean-Baptiste Malet e Xavier Deleu (Francia 2017, 52’)
Dall’omonimo libro di J.B. Malet, un’inchiesta che ripercorre fino ai nostri giorni la storia del pomodoro e della sua industrializzazione, modello produttivo capace già alla fine dell’800 di anticipare l’idea di un’economia globalizzata. Oggi il pomodoro è un prodotto internazionale che viaggia da un continente all’altro, stipato in grandi barili prima di essere lavorato nei vari stabilimenti da cui uscirà in barattoli che ne esaltano la freschezza. Ma dove, come e da chi sono coltivati e raccolti questi pomodori? Dall’Italia, alla Cina e all’Africa, nel seguire attentamente tutti i passaggi di una tra le più redditizie industrie alimentari, emergono i retroscena di un capitalismo brutale e trionfante in cui sfruttamento, criminalità organizzata e minaccia ambientale sono strettamente legati.
al termine della proiezione, incontro con Jean-Baptiste Malet e Massimiliano Borgia

Cinema Massimo 3 – ore 22.00
Voci dal silenzio
di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita (Italia 2018, 53’)
Un viaggio dal nord al sud dell’Italia per vie solitarie, spesso inospitali, in eremi distanti dalle voci del mondo, all’interno di luoghi caratterizzati dal silenzio e dal raccoglimento. Un viaggio per raccontare l’esperienza di chi ha scelto di vivere in solitudine, storie di uomini e donne che cercano di recuperare il senso profondo di sé e della vita attraverso un percorso intimo e solitario. A partire dalla testimonianza degli stessi eremiti, dai loro riti quotidiani, che sembrano far luce sulla semplicità e cura racchiuse nelle poche cose che li circondano, prende forma un discorso corale sull’esperienza ascetica, offrendo al contempo spunti di riflessione sulla natura umana, sulle insidie del mondo contemporaneo e sui rapporti che l’anacoreta, e più in generale l’uomo, tesse con il divino.
al termine della proiezione, incontro con gli autori e Oreste Aime

Cinema Massimo 1 – ore 22.30
Ground War
di Andrew Nisker (Canada 2018, 78’)
Spinto dalla morte del padre causata dal cancro, il regista Andrew Nisker intraprende un’indagine sull’utilizzo dei pesticidi in tutto il territorio del Nord America. Cortili, parchi e campi da gioco: questi i luoghi dove risulta si faccia largo uso di tali sostanze e proprio quelli maggiormente frequentati da bambini, i più vulnerabili a simili esposizioni, come la scienza stessa sostiene. Eppure il potenziale rischio a lungo termine, derivante dal contatto di sostanze chimiche, sembra un messaggio difficile da accettare tanto da sottovalutarne il reale danno sulla salute e sull’ambiente. Che possibilità c’è di creare un mondo più sicuro per le future generazioni? Un viaggio in profondità attraverso le lobby chimiche fino a giungere a un piccolo movimento di attivisti sempre più in crescita e consapevole.
al termine della proiezione, incontro con l’autore e Massimo Mocioni