IL CONSIGLIO DI OGGI
Si chiude oggi al cinema Massimo l’ottava edizione di Seeyousound, festival di cinema a tematica musicale: in programma “The blue danube” e “Agonia“, “Si me borrara el viento lo que yo canto“, “Riviera clubbing” e “Poly Styrene“. Alle 18 anteprima per “Jagged” di Alison Klayman.
Il 1995 è stato un anno estremamente interessante dal punto di vista discografico, ma soprattutto è stato l’anno che ha visto deflagrare la stella di Alanis Morissette: una giovane canadese di 21 anni, originaria di Ottawa, che con il suo disco di esordio “Jagged Little Pill” vende 33 milioni di dischi e viene catapultata in un tour di 18 mesi che riempie le arene di tutto il mondo, ridisegnando un nuovo modello di rockstar femminile, rabbiosa ma dolce, dallo stile graffiante ma allo stesso tempo melodico e che si rivela ben presto una formula incredibilmente vincente anche dal punto di vista commerciale. Il documentario attraversa tutta i primi 21 anni della sua vita analizzando a fondo il successo d’esordio, dall’infanzia alla prima parte di carriera come giovane teen popstar canadese fagocitata, ruminata e poi scartata da un’industria che non voleva accettare il cambiamento di una bambina degli anni ’80 che si stava facendo donna e stava determinando la propria identità personale e artistica. Alyson Klayman – sfruttando un incredibile quantità di filmato d’archivio in meravigliose condizioni e praticamente tutto il materiale fotografico prodotto all’epoca – analizza le tappe che hanno portato al suo successo creando un ritratto sincero e umano, che non è però edulcorato e privo di momenti dolorosi. Jagged è il percorso non riconosciuto (la Morissette ha deciso di non supportare il film dopo la visione) di una donna, oggi 47enne, che ebbe successo perché rigettò il modello che un mondo musicale maschilista voleva imporgli. E’ un viaggio di autodeterminazione artistica, ma soprattutto un imperdibile tuffo di testa in qualità Ultra HD nei meravigliosi anni ’90, nei suoi colori, nelle sue atmosfere, nei suoi stili e nelle sue meravigliose ultime grandi e gremitissime occasioni di aggregazione che in un mondo pandemico sembrano ormai archeologia moderna.