Al cinema Massimo arriva la rassegna Cineconomia: merito, diversità, giustizia sociale sono i temi che verranno messi a fuoco durante le giornate del Festival Internazionale dell’Economia attraverso lezioni magistrali, dialoghi, dibattiti a più voci.
Questi temi saranno trattati anche attraverso lo sguardo di sei registi grazie alla rassegna, a cura di Marco Onado e Andrea Landi in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e propone dal 1 al 3 giugno al Cinema Massimo una selezione di capolavori di ieri e di oggi da vedere per la prima volta o da riscoprire. Anche la settima arte, infatti, ha molto da dire sull’economia. Il cinema ci offre la possibilità di sollevare la cortina di complessità che spesso avvolge l’analisi più strettamente tecnica. Sullo schermo vediamo personaggi concreti con le loro passioni, le loro emozioni e i loro problemi, che hanno sempre una dimensione economica e sociale.
Tutte le proiezioni sono a ingresso libero.
PROGRAMMA
Tate Taylor – The Help (Usa 2011, 137’, HD, col., v.o. sott.it.)
Jackson, Mississippi, inizio anni Sessanta. Skeeter si è appena laureata e il primo impiego che ottiene è presso un giornale locale in cui deve rispondere alla posta delle casalinghe. Le viene però un’idea migliore. Circondata com’è da un razzismo tanto ipocrita quanto esibito e consapevole del fatto che l’educazione dei piccoli, come lo è stata la sua, è nelle mani delle domestiche di colore, decide di raccontare la vita dei bianchi osservata dal punto di vista delle collaboratrici familiari ‘negre’. Mer 1, h. 18.00 – Introducono Domenico De Gaetano e Marco Onado
Hal Ashby – Oltre il giardino (Being There) (Usa/Gb 1979, 130’, HD, col., v.o. sott.it.)
Un cinquantenne analfabeta, che ha vissuto tutta la vita curando il giardino di un vecchio signore, conosce per caso la moglie di un magnate, che lo scambia per un raffinato e bizzarro gentiluomo. Il marito, poi, lo crede una grande mente politica. E così pure mezza Washington, che pensa addirittura di portarlo alla presidenza degli Usa. Satira degli States visti come il paese dove la tv rende idioti e qualsiasi idiota può arrivare ai vertici grazie alla tv. Mer 1, h. 21.00 – Introducono Marco Onado e Stefano Boni
Teona Strugar Mitevska – Dio è donna e si chiama Petrunya (Gospod postoi, imeto i’ e Petrunija) (Macedonia/Slovenia 2019, 100’, HD, col., v.o. sott.it.)
Petrunija è laureata in storia, ha 32 anni, vive nella cittadina macedone di Štip e non ha un’occupazione. Rientrando verso casa dopo un colloquio di lavoro andato male, si ferma ad assistere a una cerimonia ortodossa per le strade. Il rituale prevede che il prete getti una piccola croce nel fiume e che gli uomini si precipitino a recuperarla. Petrunija, vicina alla riva, vede che nessuno raggiunge l’oggetto sacro e si tuffa a recuperarlo. Ne nasce una rissa e, più tardi, la giovane è portata alla polizia per essere interrogata. Il suo gesto è stato filmato e il video è diventato popolare in internet, attirando l’attenzione della giornalista di una televisione nazionale. Gio 2, h. 18.00 – Introducono Andrea Landi e Stefano Boni
William Wyler – Quelle due (The Children’s Hour) (Usa 1962, 105’, HD, b/n, v.o. sott.it.)
Karen e Martha, proprietarie di una scuola privata, sono accusate da una allieva di omosessualità. L’accusa provoca uno scandalo che porta alla rovina economica le due donne, finché la ragazzina terribile confessa alla zia d’aver inventato tutto. La zia dichiara pubblicamente la sua intenzione di riparare, ma Martha, alla quale l’accusa ha provocato una profonda crisi esistenziale, si uccide. Gio 2, h. 21.00 – Introducono Marco Onado e Grazia Paganelli
Ermanno Olmi – L’albero degli zoccoli (Italia/Francia 1978, 187’, HD, col.)
In una cascina vicino a Bergamo alla fine del secolo scorso, cinque famiglie di contadini vivono, lavorano, amano, soffrono. Una ragazza sposa uno dei giovani. Il loro viaggio di nozze a Milano è movimentato dalle repressioni, da parte delle truppe di Bava Beccaris, delle manifestazioni popolari. L’albero del titolo è quello che uno dei contadini taglia per fare gli zoccoli per il figlio. Il padrone viene a saperlo e scaccia la famiglia. Ven 3, h. 17.30 – Introducono Andrea Landi e Grazia Paganelli
Mike Leigh – Peterloo (Gb 2018, 154’, HD, col., v.o. sott.it.)
Manchester, 16 agosto 1819. Con una ricostruzione storica poderosa, Mike Leigh mette in scena la storia del massacro di Peterloo. Con un fitto lavoro di fiction, documenta discorsi, parole e gesta di liberali e popolo invocanti pane e democrazia (il voto) contro re e potenti, sessantamila persone pacifiche assalite dall’esercito in un finale che richiama le più potenti scene di massa del cinema. Ven 3, h. 21.00 – Introducono Marco Onado e Stefano Boni