TFF40 – Il CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI

Otto modi di declinare il documentario italiano per un Concorso che guarda la realtà contemporanea ripensando il passato, elaborando le esperienze soggettive e dialogando coi miti. Liberarsi nel senso quotidiano dell’esistere è la spinta che muove la Foga dei passi – Cinemavita percorsi da Francis Magnenot e Katia Viscogliosi tra Roma e Lione nei giorni del lockdown. Ma il confinamento è anche quello che ha offerto a Luca Ferri la distanza del mezzo per la narrazione della Vita terrena di Amleto Marco Belelli, meglio noto come il Divino Otelma. Così come ha dato al collettivo Santabelva l’occasione di confrontarsi col Corpo dei giorni di libertà vigilata garantiti dalla legge al terrorista nero Mario Tuti. Le esperienze personali sono trame di vita vissuta e filmata in tournée dagli attori dalla Cie du Passage di Neuchâtel, riscritta da Cosimo Terlizzi in Cinque uomini, un diario al di là della scena. Ma la biografia può anche essere trama di una narrazione di un gesto estremo nel dialogo tra Francesco Patierno e la scrittrice Fuani Marino da cui scaturisce Svegliami a mezzanotte. La Storia e le vite si intrecciano invece in N’en parlons plus di Cecile Khindria e Vittorio Moroni, sospeso sui ricordi di una famiglia di algerini harkis fuggita in Francia e rinchiusa in un campo di prigionia. E poi c’è il mito: che interroga il paesaggio siciliano, ritrovando attraverso i pupi di Mimmo Cuticchio i passi di Dante e Virgilio Sulle vie dell’inferno. E che contempla la forza primigenia delle fiamme dell’Etna, cercando una risposta al quesito posto da Giuseppe Spina e Giulia Mazzone in Dove vanno i vecchi dei che il mondo ignora?

QUI TROVATE QUANDO E DOVE VEDERLI

I FILM DEL CONCORSO

CINQUE UOMINI, UN DIARIO AL DI LÀ DELLA SCENA / FIVE MEN, A DIARY BEYOND THE STAGE di Cosimo Terlizzi (Svizzera/Italia, 2022, DCP, 62′)
Cinque attori, una videocamera, una tournée: tra scena, camerini e treni, Cosimo Terlizzi firma un altro
diario di vita in corso d’opera.

CORPO DEI GIORNI di Santabelva (Italia, 2022, DCP, 96’)
Un collettivo cinematografico e un terrorista all’ergastolo: un incontro/scontro sulla politica, ma anche sul senso del filmare.

DOVE VANNO I VECCHI DEI CHE IL MONDO IGNORA? di Giuseppe Spina, Giulia Mazzone (Italia, 2022, DCP, 67′)
Sulle tracce di un’antica esplorazione, viaggio ipnotico nel tempo e nella materia dell’Etna.

FOGA DEI PASSI – CINEMAVITA di Francis Magnenot, Katia Viscogliosi (Italia/Francia, 2022, DCP, 97′)
Una suite a tempo di vita (da lockdown): tra Roma e Lione, tra l’esistere e il filmare, una coppia di autori “fragili” ma tutt’altro che ingenui.

N’EN PARLONS PLUS di Cecile Khindria, Vittorio Moroni (Francia/Italia, 2022, DCP, 76′)
Un viaggio alla ricerca delle proprie radici. E di una pagina dimenticata del conflitto tra Francia e Algeria.

SULLE VIE DELL’INFERNO di Mimmo Cuticchio (Italia, 2022, DCP, 52′)
Nelle vene della Sicilia, seguendo i passi di Dante e Virgilio: i pupi di Mimmo Cuticchio rileggono la Divina Commedia.

SVEGLIAMI A MEZZANOTTE di Francesco Patierno (Italia, 2022, DCP, 71′)
Dal romanzo di Fuani Marino, l’esplorazione di un dolore inesprimibile negli archivi della memoria e dell’inconscio.

VITA TERRENA DI AMLETO MARCO BELELLI di Luca Ferri (Italia, 2022, DCP, 98′)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul Divino Otelma. Da Luca Ferri, strutturalista e surrealista.

DOCUMENTARI ITALIANI | Fuori Concorso

LA GENERAZIONE PERDUTA di Marco Turco (Italia, 2022, DCP, 75′)
Storia d’Italia all’epoca della tossicodipendenza e di Carlo Rovina, il giornalista che capì tutto ma non riuscì a starne alla larga.

UNA GIORNATA NELL’ARCHIVIO PIERO BOTTONI di Massimo D’Anolfi, Martina Parenti (Italia, 2022, DCP, 35′)
e
POST-PROD di Lorenzo Casali (Italia, 2022, DCP, 43′ circa)
Come ti reinvento il film su commissione: due brevi documentari sul ripensamento (politico) dei luoghi, sullo spazio che si fa Storia.

PARLATE A BASSA VOCE di Esmeralda Calabria (Italia, 2022, DCP, 81′)
Albania, oggi. Il peso della memoria a trent’anni dalla caduta del regime comunista.