Presentata a Torino la serie Netflix “La legge di Lidia Poet”. Le foto

La legge di Lidia Poët, la serie in 6 episodi, prodotta da Matteo Rovere, una produzione Groenlandia, e creata da Guido Iuculano e Davide Orsini, debutterà il 15 febbraio 2023 su Netflix in tutti i Paesi in cui il servizio è attivo. Matilda De Angelis è Lidia Poët, la prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati.

Nel cast, Matilda De Angelis nel ruolo della protagonista, ed Eduardo Scarpetta in quello del giornalista Jacopo Barberis. Pier Luigi Pasino è Enrico Poët, fratello di Lidia, mentre Sara Lazzaro e Sinéad Thornhill sono rispettivamente Teresa Barberis, moglie di Enrico, e Marianna Poët, la loro figlia. Dario Aita è Andrea Caracciolo.

La serie è diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire e scritta da Guido Iuculano, Davide Orsini, Elisa Dondi, Daniela Gambaro e Paolo Piccirillo.

La legge di Lidia Poët si ispira ad una storia vera che, con forti radici per Torino, in Città ha trovato una dimensione produttiva ideale, coinvolgendo numerosi luoghi del Piemonte, spazi, maestranze, professionisti e attori/attrici locali.

Le molte scene realizzate all’interno del tribunale di Torino sono state girate presso l’Ex Curia Maxima di Via Corte d’Appello, location di norma inaccessibile e resa disponibile esclusivamente per le riprese.
Per alcune aule del tribunale è inoltre stato utilizzato Palazzo Falletti Barolo, insieme al Palazzo dei Cavalieri, trasformato nella redazione della Gazzetta Piemontese.
Numerosi ciak hanno coinvolto anche il Museo del Carcere Le Nuove, oltre a varie piazze e strade del centro che durante le riprese hanno fatto da sfondo a carrozze, cavalli, costumi d’epoca: la centralissima e iconica Piazza Cavour, ad esempio, dove sono state girate le scene in esterna di Villa Barberis, casa di famiglia di Lidia Poet i cui interni sono invece stati ricostruiti per varie settimane di riprese a Racconigi, presso Villa San Lorenzo.
L’ex lanificio Bona, nel comune di Carignano, è stato trasformato in una fabbrica di cioccolato, mentre il Teatro Alfieri di Asti ha ospitato le riprese di varie scene trasformandosi, per esigenze narrative, nel Teatro Regio di Torino.
Sono state inoltre coinvolti il Castello e la Certosa di Collegno, il Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano, la Basilica di Superga e diversi scorci di Borgo Cornalese a Villastellone.

Più di 50 i professionisti piemontesi che hanno operato in vari reparti, dal Direttore di produzione Daniele Morini, al Location Manager Davide Spina, insieme alla Script Supervisor Sara Meloni e a Chiara MorettiElena Aime e Guglielmo Oliva per i casting piemontesi che hanno coinvolto 15 attori locali in ruoli minori e più di 800 tra comparse, cocchieri e figurazioni speciali.

“La tenacia e il carisma che hanno contraddistinto la vita di Lidia Poët hanno tracciato a inizio ‘900 una strada fondamentale per l’emancipazione femminile. La potenza della sua storia personale torna oggi con grandissima forza grazie alla serie che Netflix e Groenlandia hanno scelto di raccontare proprio nei luoghi che sono stati protagonisti di quelle battaglie e vicende. Così commenta il Presidente di Film Commission Torino Piemonte Beatrice Borgia, aggiungendo che “il mio orgoglio è quindi duplice, come donna che crede nell’enorme valore di questo personaggio storico e come rappresentante di un’istituzione che ha contribuito a realizzare un progetto di forte impatto storico per il Piemonte e di altrettanto importante impatto produttivo”