ULTIMORA – Venerdì 13 settembre: per un problema di salute la regista non sarà presente, ma il film è regolarmente in programma.
Sabato 14 settembre 2024, ore 21, al cineteatro Baretti sarà presente in sala Loredana Macchietti, regista del film e moglie di Minà, per la proiezione del suo documentario “GIANNI MINÀ, una vita da giornalista“.
Gianni Minà – Una vita da giornalista è il film documentario che racconta 60 anni di carriera di uno dei più amati volti del giornalismo italiano.
Fidel Castro e Papa Francesco, Diego Armando Maradona e Pietro Mennea, Mohamed Alì e il Dalai Lama, Martin Scorsese e Sergio Leone, passando per i Beatles, Garcia Marquez, Massimo Troisi, Marco Pantani e il subcomandante Marcos. Cos’hanno in comune tutti questi personaggi tra loro? Sono tutti stati amici, confidenti e protagonisti dei racconti e dei reportage di Gianni Minà, uno dei giornalisti italiani più importanti e amati di sempre, tanto nel nostro paese quanto nel mondo, scomparso il 27 marzo 2023.
Un viaggio che parte da Torino, la sua Torino, dove Minà inizia a lavorare per Tutto Sport fino ad arrivare a prenderne le redini e dove nacque il grande amore per la squadra Granata, passione irrefrenabile di tutta la famiglia Minà. Il suo arrivo a Roma, dove il giornalista si trasferì quando cominciò a lavorare per la Rai e a cui rimase sempre legato. In Rai ideò alcuni dei programmi che hanno fatto la storia della televisione italiana, come Blitz e Alta Classe e raccontò una serie ininterrotta di grandi eventi sportivi, come i Mondiali di calcio e le Olimpiadi, oltre a innumerevoli incontri di pugilato, tra cui quello tra George Foreman e Mohamed Alì, che lo accolse addirittura nello spogliatoio.
Ideato da Loredana Macchietti, che ne firma anche la regia, il docufilm vede Minà ripercorrere la propria vita a bordo di una Fiat Cinquecento, sua automobile nei primi anni di carriera. L’automobile diventa così un vero e proprio espediente narrativo che permette per esempio di ritornare nella città natale del giornalista negli anni ’50, dove il Minà adolescente viveva e dove ha iniziato la professione, e dove incontra gli amici del tempo, quelli del quartiere Crocetta. Questa macchina lo porterà virtualmente fino a New York, per intervistare i pugili della serie “Facce piene di pugni” o i jazzisti per “Storia del Jazz”, proseguirà la strada incontrando i tanti artisti, amici, intellettuali che gli hanno permesso di raccontare la Storia del Novecento e l’inizio del nuovo millennio, per poi ritornare ai giorni nostri.
Questo evento nasce grazie all’Associazione Cuba Insieme di Torino, con la collaborazione di Film Commission Torino Piemonte, CGIL Torino, SPI CGIL 8 Torino, Arci e Ucca.