Da qualche giorno si vociferava che “un grosso nome” si sarebbe aggiunto a quelli già ufficiali – e sufficienti in altri periodi almeno per alcuni mesi… – di Peter Greenaway, Ruben Ostlund e Jane Campion, in arrivo alla Mole ospiti del Museo nazionale del cinema rispettivamente il 23 settembre, il 27 settembre e l’1 ottobre.
E infatti, oggi il nome “più grosso” possibile è stato annunciato (anche se ancora non ufficialmente dalla sede di via Montebello), quello di Martin Scorsese: è stato Fabrizio Dividi sulle pagine online del Corriere della Sera Torino a raccontare nel dettaglio quel che l’ex-presidente del Museo, Sergio Toffetti, aveva un po’ “buttato lì” in chiusura di un suo pezzo, apparso sull’edizione di stamattina de La Repubblica Torino, sul futuro della direzione del Museo.
Sì, perché l’attuale direttore, Domenico De Gaetano, è in scadenza proprio nei primi giorni del mese di ottobre e il successore – scrivo al maschile, tanto sembrano esserci solo uomini in gara – uscirà da un bando che secondo Toffetti vede “finalisti” lo stesso De Gaetano, l’ex direttore dei festival di Locarno e Berlino Carlo Chatrian (aostano di nascita, torinese di formazione), Jacopo Chessa (torinese, attualmente direttore della Veneto Film Commission, ideatore del Torino Short Film Market) e il direttore di FilmTv Giulio Sangiorgio (già “vice” di Steve Della Casa negli ultimi due TFF e dato per suo successore alla guida del Torino Film Festival prima della “sorpresa” Giulio Base).
Scorsese, si diceva: Martin arriverà in città dal 5 all’8 ottobre, riporta il sempre bene informato Dividi. Ci sarà una masterclass, è lecito immaginare, la consegna del Premio Stella della Mole (la fabbrica che le realizza starà facendo gli straordinari…) e una proiezione al cinema Massimo da lui introdotta.
Tutto splendido, il paradiso per noi cinefili. Certo che vedere quattro nomi di questo calibro tutti in città nel giro di due settimane sembra pure troppo (senza contare il resto: il 23 ad esempio era già prevista anche Francesca Archibugi, e poi ci sarà la mostra sulla cancellata esterna per Marcello Mastroianni, etc etc…). Di sicuro l’attuale direzione vuole giocarsi tutte le sue carte per dimostrare numeri alla mano la qualità (e quantità) del lavoro fatto in termini di attrazione di grandi nomi: lecito, anche se tutte queste visite così ravvicinate rischiano di creare un po’ di effetto overdose.
Resta poi da chiedersi cosa potrà inventarsi il neo-direttore del Torino Film Festival, Giulio Base, che tra un paio di mesi sarà alla guida della sua prima edizione dal ponte di comando: tra le caratteristiche del suo progetto c’è anche la presenza di VIP e grandi nomi del cinema, ma di questo passo a novembre 2024 avranno portato già tutti i grandi nomi possibili… (si scherza, di certo il piano di “ospitate” eccellenti alla Mole sarà stato concordato).
Non resta che aspettare e vedere cosa accadrà: di certo noi amanti del cinema non possiamo che gioire di fronte a queste splendide opportunità.
Articolo di Carlo Griseri