Venerdì 27 settembre alle ore 12 a Parco Dora presso l’Area Piemonte (Stand F31) Terra Madre 2024 (Ingresso libero fino a esaurimento posti in sala) è in programma la presentazione del documentario “TRANSUMANZA. IL RITORNO A CASA“, realizzato da RAI Documentari in collaborazione con la sede regionale Rai di Torino.
Il docufilm, realizzato da RAI Documentari in collaborazione con la sede regionale Rai di Torino, racconta l’atavico richiamo alla montagna che riporta ogni anno in alpeggio oltre trecento famiglie di malgari con circa settantamila capi di bovini di razza Piemontese. Intervengono: Paolo Bongioanni, Assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi Regione Piemonte, Fabrizio Zappi, Direttore Rai Documentari, Sen. Giorgio Bergesio e i protagonisti del docufilm. “Transumanza: il ritorno a casa” sarà poi in onda venerdì 4 ottobre alle 16:00 circa su Rai Tre.
Nel Piemonte rurale, tra i pascoli disegnati nelle pieghe collinari in provincia di Cuneo, da centinaia di anni la comunità di allevatori della razza bovina locale rende viva la tradizione della transumanza. Nel documentario, in onda venerdì 4 ottobre alle 16.00 circa su Rai Tre, Massimiliano Ossini è il narratore d’eccezione di questo viaggio intrapreso da uomini, donne e animali che percorrono gli alpeggi per raggiungere le quote. Il racconto si snoda attraverso il percorso di ricerca che Ossini compie sul territorio. Scopre tradizioni, usanze, metodi di selezione e allevamento innovativi, diventando parte di una grande comunità, genuinamente legata al passato, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Altro grande protagonista del documentario è il territorio, che grazie alle storie di famiglie di allevatori e malgari, svela il segreto ancestrale delle sue radici.
“Transumanza: il ritorno a casa”, di Sara Catalini, Fedora Sasso e Gianfranco Anzini, produttore esecutivo Claudio Baldino, regia di Fedora Sasso,è un film corale che attraverso le vite di centinaia di nuclei familiari e decine di migliaia di capi di bestiame conduce il pubblico alla riscoperta di un retaggio eterno.
“Con la realizzazione deldocufilm ‘Transumanza’, Rai Documentari ha fornito agli allevatori piemontesi un’opportunità straordinaria: presentare a un grande pubblico quella che è la più consistente forma di transumanza a livello nazionale – afferma Andrea Rabino, presidente Anaborapi – Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Piemontese -. In Piemonte, ogni anno, oltre cinquecento famiglie si spostano in montagna portando in alpeggio circa 70 mila capi, si tratta del 30% di tutta la razza piemontese”.
Le tradizionali date di monticazione e demonticazione, rispettivamente San Giovanni e San Michele, negli ultimi tempi, si sono ampliate grazie alle possibilità di trasportare gli animali alle medie quote anche in conseguenza ai cambiamenti climatici.
“Nonostante i malgari siano saliti e stiano scendendo con qualche nevicata – continuaAndrea Rabino -, la stagione 2024 è andata decisamente meglio rispetto all’annata precedente. Ci sono state sufficienti precipitazioni per far crescere abbondante erba, gli animali stanno rientrando in pianura in ottima forma. A detta di molti però non bastano le buone condizioni degli animali a garantire un adeguato riscontro alle fatiche dei margari. Restano le problematiche derivanti dagli elevati costi per gli affitti degli alpeggi, il problema dei predatori, le condizioni di viabilità e accesso ai pascoli che devono essere migliorati e non ultimo il prezzo di vendita dei vitelli che, accanto ad una limitata produzione di formaggi di alta qualità, rappresenta la principale e unica entrata degli alpeggiatori “.
“La nostra associazione – conclude Rabino – ha fornito a RAI Documentari, che ringrazio di cuore, tutta l’assistenza e il know-how possibile per la realizzazione del docufilm. Abbiamo bisogno di far conoscere, anche al di fuori del nostro mondo, quella che è un importante realtà produttiva che contribuisce in modo determinante al mantenimento del nostro ecosistema alpino e garantisce la presenza dell’uomo sulle nostre montagne”.