Per il terzo giorno di festival, al Give Peace a Screen le proiezioni si moltiplicano, dividendosi in quattro slot. Alle 14 il destabilizzante (e ambientalista) ‘3MWH’ inaugura una panoramica di corti che prosegue sviscerando vari aspetti della guerra (quotidianità, vendita di armi, esigenza di pace) e del rapporto con la natura (tra resistenza e sopraffazione). Alle 16:15 ci si dedica al lavoro, all’identità, a domande ataviche sul proprio ruolo nel mondo, per passare, alle 18:30, a una serie di racconti incentrati sui rapporti familiari (con le proprie radici, tra marito e moglie, padre/madre e figlio/figlia) indagati con grande originalità. Infine, alle 21:00, un vero patchwork di proposte: dal poetico ‘Silence Again’ alle piccole emozioni di ‘Room taken’ attraverso la danza (‘2020’) per giungere a sprazzi di vita vera in Chiapas e Messico e concludere con l’emblema del festival, ‘Actos por partes’, che affronta la sofferenza con soluzioni speciali.
H14
3MWH, di Marie-Magdalena Kochova, Repubblica Ceca, 12’
Cosa succede se consumi tutte le risorse che hai a disposizione in questa vita?
Heart of the Osa, di Matteo Clarke e Roman Willi, UK, 14’
Un’oasi faunistica si pone come esempio contro il degrado degli ecosistemi
When will the winter of 2022 end? Di Hanna Trofimova, Ucraina, 23’
Non è facile arrivare al terzo anno di guerra, tutto sembra diventare cronico…
Black Magic, di Almudena Vasquez, Spagna, 4’
Qual è la visione maschile delle mestruazioni?
Don’t buy a bomb, di Eva Mc Quade, UK, 28’
Documentario sulla vendita illegale di armi allo Yemen da parte dell’Inghilterra
Further and further away, di Polen Ly, Cambogia, 23’
La nostalgia per un villaggio sommerso a causa della costruzione di una diga
Daughters of Abraham, di Erin Pedersen, Usa, 5’
Due donne, una israeliana e una palestinese, costruiscono uno spazio di pace
H16.15
Aerolin, di Alexis Koukias-Pantelis, Grecia, 19’
Il lavoro precario genera ansia. Troppa
Stones, di Arman Ayyazyan, Armenia, 17’
Nel Nagorno, di fronte allo sfollamento forzato, si cerca di salvare i monumenti ancestrali
Lupus Sophus, di Yuliya Evdokimova, Russia, 8’
Qual è il senso della vita? Un lupo si interroga sul suo ruolo
Omayma, di Fabio Schifilliti, Italia, 15’
La tragedia di un omicidio tra le mura di casa, uno dei tanti femminicidi
The sky above the city, di Rosalie Lincin, Francia, 6’
Nel futuro, ci ricorderemo di un mondo popolato da animali, piante, fiori?
Cup of tea, di Rohan Arun Todkar, India, 17’
Una donna indiana benestante, una cameriera: due donne e le differenze di classe
River Mamma, di Arun K. Vir, USA, 30’, incontro on line con la regista
Quando il bruco diventa farfalla… e tuo padre scopre di voler essere donna
H18.30
Hafekasi, di Annelise Hickey, Australia, 15’ commento a cura del PFF
radici etniche in bimba meticcia. Quanto sono profonde? Quanto fa male estirparle?
Amour noir, di Victor Herault, Francia, 23’
Una festa di matrimonio, una curva sbagliata, tanto fango: e una relazione che si rafforza
Penumbra, di Rianne Stremmelar, Olanda, 2’
E se fossero gli uccelli ad adottarci come animali da compagnia?
Manmade, di Plum Stupple-Harris, UK, 15’
Tirare fuori il conflitto col padre: chi ci riesce e chi no. Il maschilismo è una forza potente.
Come back to my shelf, di Marina Zinkevich, Russia, 8’
I ricordi del padre si tengono in un cassetto. Ma quando sparisce, diventa più difficile farlo
Revelation of John, di Andrej Kolencik, Slovacchia, 11’
La vecchiaia, l’amore, l’accompagnarsi lungo l’ultimo viale
Le cose che non sai di me, mamma, di Daniela Lucato, 15’
Una reduce della dittatura di Pinochet, le violenze subite, la madre che non ha mai capito
Sarnevesht, di Yaser Talebi, Iran, 25’
Una ragazza col padre matto deve decidere se continuare gli studi o prendersi cura di lui
H21
Silence Again, di Mohammad Alavi, Iran, 13’, incontro on line con il regista PFF
Solitudine al femminile e ricerca di una relazione. A tutti i costi
2020, di Dora Kokolj, Croazia, 15’
La nascita, la ricerca di una relazione, la tensione e il desiderio
To Mahsa, di Daniela Lucato, Italia, 1’
Un tributo, per non dimenticare la morte di Mahsa Amini
Room taken, di TJ O’Grady-Peyton, Irlanda, 17’
Se la vecchietta è cieca, si può abitare in casa sua? E se se ne accorge?
Remediate, di Kevin Lucero, USA, 1’
C’è la natura. E c’è la plastica. Chi vincerà?
Evas and Marias, di Fernando Romero, Austria, 20’
Un centro pastorale di emancipazione delle donne in Chiapas
Dreamland, di Lukas Dye, USA, 7’
In Messico una comunità prova a vivere secondo l’antico spirito Maya
Actos por partes, di Sergio Milan, Spagna, 16’
Se si muore, c’è ancora spazio per una risata? Riflessioni nel profondo