Dopo le tappe a Brescia, Milano e Cremona, prosegue il percorso del film “Role Model” di Nejc Gazvoda, apologo tra le mura scolastiche sul bullismo come genesi del fanatismo, co-prodotto e distribuito dalla torinese La Sarraz Pictures, con due proiezioni presso il cinema Massimo di Torino. Lo accompagna il cortometraggio “Bienvenido” di Martín Jalfen & Miguel Usandivaras, breve ma intensa riflessione sulla crudezza dei riti collettivi nel mondo dello sport, co-prodotto dalla stessa società. La proiezione di martedì 21 gennaio, ore 20.45, sarà introdotta dal co-regista del corto Miguel Usandivaras. Mentre la proiezione di venerdì 24 gennaio, ore 18.30, sarà presentata da Cesare Albasi, docente UniTO, psicologo e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico relazionale.
I due lavori esprimono la volontà di esplorare il diffuso machismo rituale nei gruppi di ragazzi in età adolescenziale, quel momento della vita in cui ciascuno di noi ha almeno una volta cercato una figura di riferimento in cui credere e da cui ricevere approvazione. L’uscita è proposta in attesa della Giornata mondiale contro bullismo e cyberbullismo il prossimo 7 febbraio, un momento importante, utile a sensibilizzare le nuove generazioni su un fenomeno di stretta attualità.
Il film dello sloveno Gazvoda, sceneggiatore di quel “Class Enemy” candidato all’Oscar per il miglior film in lingua straniera del 2013, nasce dalla constatazione che il bullismo è ancora molto presente nelle vite dei giovanissimi all’interno del contesto scolastico. «Ciò che è nuovo, curioso e preoccupante – afferma l’autore nelle note di regia – è che il sistema del bullismo si è spostato dai campetti da gioco all’arena politica globale». Una co-produzione Slovenia, Serbia, Repubblica ceca, Italia delle società Perfo Production, Evolution Films, La Sarraz Pictures, Biberche Productions, Viba Film Studio, con il sostegno di MIC – Contributo Coproduzioni Minoritarie.
“Role Model” narra di Jan, un adolescente solitario che frequenta la scuola dove sua madre Maja è psicologa. Il divorzio dei genitori e il trasferimento dalla capitale Lubiana alla provincia, uniti al bullismo che subisce da parte dei compagni di classe, lo portano ad avvicinarsi a un misterioso vicino di casa. Anche l’uomo si chiama Jan e tra duetti musicali e lezioni di lotta sembra voler fare da mentore al ragazzo, dimostrandosi però ben presto inadatto al ruolo.
“Bienvenido” mostra Miguel, un quindicenne di umili origini il cui futuro nel calcio è di buon auspicio. Un giorno la sua squadra decide di dargli il benvenuto con una festa e uno speciale battesimo. Miguel scoprirà di stare entrando in un mondo pieno di pregiudizi e di omofobia. Giovane e sensibile, dovrà essere forte per resistere alle pressioni e per realizzare i suoi sogni, rimanendo fedele ai suoi sentimenti. “Bienvenido” è un corto che nasce da una storia più lunga intitolata “No lo grites”, film che sarà realizzato in Argentina negli stessi luoghi del corto.