Il Museo Nazionale del Cinema di Torino rende omaggio ad Amir Naderi, uno dei registi più importanti della penultima generazione del cinema iraniano, la stessa di Abbas Kiarostami, e, come lui, può essere considerato uno degli autori che hanno maggiormente contribuito al rinnovamento del cinema dell’Iran e alla sua diffusione al di fuori dei confini nazionali.
Dal 25 al 31 gennaio 2025 il Cinema Massimo propone una retrospettiva che racconta la sua carriera di cineasta. Un percorso articolato che inizia in Iran, dove esordisce come regista nel 1972 (dopo un’infanzia di strada e dopo aver lavorato per anni come fotografo di scena e assistente alla regia), affermandosi tra le voci più apprezzate nel suo Paese.
Alla fine degli anni ’80 decide di abbandonare tutto e ricominciare una nuova vita negli Stati Uniti, per sfidare ancora una volta se stesso e il mondo, oltre che per sfuggire alla censura. Il Naderi “americano” ha intrapreso un nuovo corso di cinema sperimentale, fortemente legato alla città, e in particolar modo a Manhattan, che nei suoi film viene ripresa e analizzata negli aspetti quotidiani ma anche segreti, in una sorta di percorso di approfondimento. Alla base della sua ricerca, si riconosce la forte necessità di vivere intensamente i luoghi in cui gira, ma anche gli uomini, le donne e i bambini che filma, conoscerli nel profondo, per poi restituirli nella loro essenza più luminosa e dolorosa, grazie al suo stile unico, sempre in bilico tra realtà e finzione.
La retrospettiva verrà inaugurata sabato 25 gennaio alle ore 20:30 al Cinema Massimo con la proiezione di Monte, introdotta dal regista Amir Naderi.
PROGRAMMA DELLE PROIEZIONI
Monte (Italia/Francia 2016, 105’, HD, col.)
Nell’Italia medioevale una famiglia fatica a sopravvivere in una zona rocciosa all’ombra di un monte che non lascia passare i raggi del sole e rende il terreno praticamente incoltivabile. Tuttavia, il capofamiglia Agostino non intende andarsene e, esasperato, decide che quel problema che li affligge lui lo distruggerà, che da solo abbatterà la montagna a martellate, non importa quanto ci vorrà. Sab 25, h. 20.30 – Il film è introdotto da Amir Naderi
Magic Lantern (Usa 2018, 2018, 93’, HD, col., v.o. sott. it.)
Il proiezionista Mitch sta caricando l’ultimo film per l’ultima proiezione di un cinema storico che sarà convertito in multisala digitale. Ha paura di caricare l’ultima bobina perché sa che ciò lo porterà di nuovo alla ricerca di un amore perduto. Guarda attraverso la finestrella verso lo schermo e oltre, verso un altro mondo. Vede un’altra versione di sé, che lavora in un negozietto di oggetti usati, e l’arrivo di una bellissima ragazza, che scompare subito dopo. Inizia così un viaggio di amore e ossessione che lo porta attraverso sogno, realtà e cinema. Dom 26, h. 16/Ven 31, h. 16.00
Cut (Giappone, Francia, Usa 2011, 133’, DCP, col., v.o. sott. it.)
Shuji è un giovane regista intransigente, cultore del cinema del passato e appassionato testimone del verbo cinematografico. Un giorno, il ragazzo scopre che suo fratello, uno strozzino che si è indebitato per finanziare i suoi film, è stato giustiziato da una banda affiliata alla yakuza, per non aver pagato quanto doveva. Il debito, maggiorato, pesa ora sulla testa di Shuji stesso, che prova ad estinguerlo in un fight club clandestino allestito in un bagno pubblico, prestando il proprio ventre ai pugni degli avventori. Dom 26, h. 18.00
Il corridore (Davandeh) (Iran 1985, 95’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Amiro è un ragazzino orfano che vive solo nella carcassa di un battello abbandonato sulla spiaggia di una cittadina sul Golfo Persico. Per guadagnarsi da vivere Amir, insieme all’amico Musa, raccoglie, per rivenderle, le bottiglie che le navi scaricano in mare e allestisce un baracchino per pulire le scarpe e vende acqua fresca. Ma la cosa che più di tutte piace ad Amiro è correre. Quando Musa se ne va, Amiro decide di andare a scuola per imparare a leggere e a scrivere. Una storia in gran parte autobiografica. Il montaggio è di Bahram Beyza’i. Dom 26, h. 20.30/Mar 29, h. 16.00
Harmonica (Saz-e Dahani) (Iran 1973, 75’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Girato nell’assolata costa meridionale dell’Iran, Harmonica inizia quando un ragazzino, Abdullah, riceve in regalo un’armonica. Gli altri coetanei, affascinati dallo strumento, ne fanno il leader del gruppo e fanno a gara per poter ascoltare qualche nota o suonare l’armonica per pochi istanti. In cambio gli offrono doni e privilegi di ogni tipo e lui non perde occasione per esercitare il piccolo potere di cui è detentore. Presto, però, si stancheranno del piccolo tiranno. Lun 27, h. 16.00/Mar 29, h. 18.45
Waiting (Entezar) (Iran 1974, 46’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Il piccolo Amiro viene mandato dalla madre a prendere del ghiaccio. Bussa al portone e dallo spiraglio che si apre esce la mano elegante e bella di una giovane donna che prende la coppa e gliela restituisce piena di cubetti di ghiaccio. Affascinato da quella mano, Amiro ogni giorno passa il suo tempo ad aspettare che arrivi l’ora di tornare. “A partire da questo film ho eliminato la musica dai miei film. Mi sembra che la musica renda le immagini melodrammatiche. E questo è ciò che voglio evitare. Con la musica non farei che imporre agli spettatori un sentimento che non sono riuscito ad esprimere nelle immagini” (A. Naderi). Lun 27, h. 18.00/Mar 29, h. 17.45
Manhattan by Numbers (Usa 1993, 88’, DCP, col., v.o. sott.it.)
George Murphy è un giornalista senza lavoro che ha solo 24 ore di tempo per trovare i soldi degli affitti arretrati che deve al padrone di casa. Se non riuscirà a trovare l’intera somma dovrà lasciare l’appartamento dove vive con la moglie e la figlioletta. Cerca disperatamente di ottenere un prestito tra le persone che conosce. In un giorno solo attraversa tutta la città. Primo film della trilogia su Manhattan di cui fanno parte A, B, C… Manhattan e Marathon. Lun 27, h. 20.30/Ven 31, h. 18.00
A, B, C… Manhattan (Usa 1997, 99’, DCP, col., v.o. sott.it.)
Tre donne stanno per prendere una decisione vitale per il loro futuro. Tutte vivono e si incrociano attraverso le strade del quartiere chiamato Alphabet City di New York. Colleen è una fotografa che lotta per imporre la sua arte e per crescere da sola sua figlia Stella. Casey ha perso sia il fidanzato che la sua amante, ma le sue attenzioni si concentrano nella ricerca del suo cane. Kate, infine, sa che è tempo di rompere la sua relazione con Stevie, ma sta aspettando di trovare il momento giusto per parlargli. Tutte insieme, queste tre vite, rappresentano il ritratto di una generazione. Mar 28, h. 16.00/Ven 31, h. 20.30
Marathon – Enigma a Manhattan (Usa 2002, 75’, DCP, b/n, v.o. sott.it.)
Gretchen sta cercando di battere il suo record personale: risolvere 77 cruciverba in 24 ore. All’inizio la ragazza prende la metropolitana e percorre tutta New York convinta che il forte rumore dei treni la aiuterà nella concentrazione. Ma poi torna a casa e continua senza sosta a risolvere i giochi enigmistici. Registra i suoi progressi con un sistema che può piacere solo ad una ossessiva-compulsiva come lei. La madre, intanto, la cerca e le lascia ripetuti messaggi sulla sua segreteria telefonica. “Il film è composto da tre cose fondamentali, dal suono, dalla città e da un’ossessione. Mar 28, h. 18.00