Dai grandi sceneggiati alle più avvincenti serie crime di oggi: martedì 4 febbraio, Rai Teche inaugura nei locali della Mediateca, al piano terra del Palazzo della Radio di via Verdi 31 a Torino, un allestimento fotografico e video, che ripercorre la storia in Rai del giallo, un genere che parla a tutte le generazioni.
Le fotografie esposte sono parte di una mostra organizzata da Rai Teche nel 2020 al Museo di Roma in Trastevere dal titolo “Sulle tracce del crimine. Viaggio nel giallo e nero Rai”, ideata da Stefano Nespolesi, a cura di Maria Pia Ammirati e dello storico dei Media Peppino Ortoleva, e oggi quelle fotografie sono arrivate a Torino e il pubblico può tornare a vederle grazie a un adattamento scenografico curato da Rita Santin di Direzione Produzione Rai – Centro Produzione Torino e alla rassegna di archivio Rai Teche “Archive Alive!”, curata da Susanna Gianandrea, che propone nel corso del 2025 due cicli di proiezioni: “Quattro passi nel delitto” da febbraio ad aprile e “Quattro passi nel mistero” da ottobre a novembre, con l’obiettivo di proporre al pubblico momenti di sintesi sul genere, attraverso le singole produzioni del passato, e una visione di insieme, attraverso il racconto di studiosi e professionisti del settore, che approfondiscono i diversi aspetti del giallo e del noir in Rai. Scorrendo le fotografie, è evidente come i temi affrontati siano molteplici: la trasposizione televisiva dei romanzi gialli, la scelta degli attori protagonisti, la fortuna televisiva, la serialità, il ruolo degli scrittori nelle sceneggiature originali o negli adattamenti televisivi, l’impatto con il pubblico, le tematiche affrontate, i cambiamenti stilistici avvenuti nel tempo. Proprio quest’ultimo aspetto è uno dei più importanti, perché se è vero che le tecniche narrative del giallo sono inevitabilmente strutturate da regole narratologiche ben precise, è anche evidente che il genere ha subito negli anni numerose trasformazioni, sia da un punto vista sociologico e d’ambiente, sia da un punto vista della tecnica fotografica e cinematografica.
Nello stesso giorno dell’inaugurazione – martedì 4 febbraio alle 18 – Peppino Ortoleva introduce la proiezione della prima puntata della miniserie “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, tratta dall’omonimo romanzo di Carlo Emilio Gadda, pubblicato nel 1957 e in onda nel 1983 per la regia di Piero Schivazappa, con Flavio Bucci e Scilla Gabel. Si prosegue il 25 febbraio con la prima puntata di “Non uccidere”, introdotta dalla scrittrice Barbara Capotondi; martedì 25 marzo “Il giudice e il suo boia”, tratto dall’omonimo romanzo di Friedrich Dürrenmatt è presentato dalla professoressa Giuliana Galvagno. Il primo ciclo della rassegna si conclude martedì 8 aprile con “Dov’è Anna?” presentato dallo scrittore Emanuele Gagliardi.