“Uno dei compiti principali che noi come istituzioni culturali cinematografiche dovremmo avere a mente in questo periodo è la rieducazione alla sala, dobbiamo riuscire a riportare la gente a scoprire quanto sia bello essere in un cinema e condividere la visione di uno spettacolo: per chi sono tanti anni che non lo fa più, e ancor più per i giovani che magari non ci sono mai stati”.
Sono le parole di Roberto Morano, segretario generale dell’AGIS – Associazione Generale Italia dello Spettacolo di Piemonte e Valle d’Aosta, intervistato dall’Agenda del Cinema a Torino. Tanti gli argomenti affrontati, come l’importanza della formazione cinematografica nelle scuole, o ancora l’importanza di fare sistema per riuscire a superare questi anni difficili.
“Altra cosa importante – ci tiene ad aggiungere Morano – è la mancanza di comunicazione: non si può dire che in questo settore non si facciano tante cose sul nostro territorio, ma troppo spesso siamo impegnati a fare e ci dimentichiamo di far sapere quello che abbiamo realizzato… La collaborazione con i mezzi di comunicazione è fondamentale, così come l’accordo tra enti, il riuscire a progettare insieme passi importanti per la promozione dei rispettivi prodotti”.
In quest’ottica va inteso l’accordo dei mesi scorsi stretto con Coldiretti Piemonte inteso a individuare percorsi progettuali e di sinergia dove poter valorizzare reciprocamente le proprie attività. “Ampliando l’offerta dei servizi delle rispettive organizzazioni e stimolando le rispettive imprese associate a mettersi in gioco si offrono nuove proposte al pubblico di riferimento”, ha spiegato Morano. “Spero che Coldiretti sia solo la prima realtà con cui stringere accordi simili, dovrebbero farlo tutti i settori!”.
La storia dell’AGIS Piemonte è ricca di servizi e di iniziative per aiutare il lavoro di chi vive di spettacolo, ma anche di idee per spingere la gente a partecipare: “Negli anni abbiamo pensato e realizzato moltissime iniziative, ma ‘Metti una sera a teatro‘ alle varie tessere con scontistiche per i cinema. Siamo sempre alla ricerca di nuove idee, riteniamo davvero fondamentale che la gente si ricordi, o scopra per la prima volta, quanto sia bello sedersi insieme ad altre persone nel buio di una sala…”.